COME VENDERE INTEGRATORI ALIMENTARI IN ITALIA
Ogni paese ha i propri requisiti per la commercializzazione degli integratori alimentari. In questo post spieghiamo quali sono i principali adempimenti legislativi e amministrativi come vendere integratori alimentari in italia.
Índice - Index
Quali sono i requisiti legislativi riguardanti la notifica dell’immissione come vendere integratori alimentari in italia?
Bisogna tenere conto che gli integratori alimentari sono considerati prodotti alimentari e pertanto devono rispettare la normativa specifica sugli integratori alimentari e anche la normativa sulla sicurezza alimentare che interessa tutte le tipologie di prodotti alimentari.
Le normative di seguito citate si applicano a livello europeo e, pertanto, l’Italia è tenuta a rispettarle nel campo degli integratori alimentari.
- Direttiva 2002/46 sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri sugli integratori alimentari. Si tratta dell’unica normativa a livello europeo specifica per gli integratori alimentari. Determina alcuni aspetti obbligatori per tutti gli integratori alimentari, come ad esempio quali vitamine e minerali sono consentiti e quali forme di consegna possono essere utilizzate.
- Regolamento (UE) 2015/2283 sui nuovi alimenti.
- Regolamento (UE) 2017/2470, del 20 dicembre 2017, che istituisce l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti.
- Regolamento (UE) 1169/2011 sulle informazioni sugli alimenti. Questo regolamento interessa tutte le tipologie di prodotti alimentari e stabilisce gli obblighi in materia di informazioni che i consumatori devono avere a disposizione.
- Regolamento (CE) 1333/2008 sugli additivi alimentari. Determina quali additivi sono consentiti e in quali quantità possono comparire nei prodotti alimentari.
- Regolamento (CE) n. 1924/2006 sulle indicazioni nutrizionali e sulla salute relative agli alimenti. Questo regolamento armonizza le indicazioni nutrizionali che possono essere utilizzate sugli alimenti e i requisiti per il loro utilizzo.
- Regolamento (CE) n. 432/2012 che istituisce un elenco di indicazioni sulla salute consentite sugli alimenti, diverse da quelle riferite alla riduzione del rischio di malattie e allo sviluppo e alla salute dei bambini.
- Regolamento (CE) n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari. È la principale normativa in materia di sicurezza alimentare, dove ci sono aspetti a cui ogni azienda che lavora con gli alimenti deve attenersi.
Quali sono i requisiti legislativi sulla composizione degli integratori alimentari in Italia? (Ad esempio, sull’uso di una certa quantità di vitamine)?
Il Ministero della Salute italiano ha stabilito un elenco per regolamentare l’apporto massimo giornaliero di vitamine e minerali, che non deve essere superato nel caso degli integratori alimentari.
È opportuno inoltre precisare che per alcuni minerali quali zinco, fluoro, boro e potassio esistono alcune indicazioni specifiche di cui tenere conto.
A livello europeo bisogna tenere conto dei limiti fissati dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) e delle forme di alimenti consentite stabilite dalla Direttiva 2002/46/CE.
D’altro canto, il Ministero della Salute italiano ha stabilito anche le quantità massime consentite per altri nutrienti e sostanze con effetti nutrizionali o fisiologici di cui tenere conto. Alcune di queste sostanze devono essere accompagnate dalle avvertenze stabilite nei rispettivi regolamenti interni. Ad esempio, nel caso della creatina, l’Italia richiede che sull’etichetta del prodotto compaia la seguente avvertenza: “A causa della presenza di creatina, il prodotto è destinato esclusivamente agli adulti. Non usare in gravidanza.»
Esiste anche un elenco delle specie botaniche ammesse in Italia per l’uso come ingredienti negli integratori alimentari. Elenca i nomi scientifici delle piante consentite, nonché le parti delle piante che possono essere utilizzate e in alcuni casi alcune avvertenze che devono comparire in etichetta o le quantità massime che non devono essere superate.
Oltre a soddisfare i requisiti del Ministero della Salute italiano, è fondamentale che gli ingredienti utilizzati nella composizione di un integratore alimentare non siano considerati «Novel Food» a livello europeo secondo il catalogo dei novel food.
Se un ingrediente figurasse come nuovo alimento in questo elenco, il suo utilizzo non sarebbe consentito in nessuno stato membro dell’Unione Europea.
Quali sono gli adempimenti amministrativi per commercializzare gli integratori alimentari in Italia?
Innanzitutto è necessario registrarsi sulla piattaforma italiana di notifica degli integratori alimentari. Per accedere a questa piattaforma è necessario possedere la seguente documentazione come vendere integratori alimentari in italia:
– Traduzione giurata in italiano che giustifichi la classificazione dell’azienda come FBO (Operatore del settore alimentare).
– Copia del documento di identità dell’amministratore della società autenticato davanti a un notaio.
– Lettera indirizzata alle autorità sanitarie italiane che include tutte le informazioni riguardanti l’azienda.
– Autodichiarazione dell’ente in questione attestante che tutti i dati corrispondono a verità.
Una volta disponibile tutta la documentazione sopra dettagliata, la richiesta di credenziali potrà essere presentata alle autorità sanitarie italiane che, dopo qualche settimana, comunicheranno all’azienda le credenziali di accesso al portale di notifica degli integratori alimentari in Italia.
Una volta ottenuto l’accesso alla piattaforma di notifica per l’immissione sul mercato degli integratori alimentari, quali sono i prossimi passi da seguire?
Quando ci accingiamo a commercializzare un integratore alimentare in Italia e dopo aver ottenuto l’accesso alla piattaforma di notifica, prima della sua vendita dobbiamo inserire i dati che compongono l’integratore alimentare, tra cui spiccano i seguenti:
– Nome depositato
– Forma di presentazione (polvere, capsule, compresse, ecc.).
– Dose giornaliera raccomandata
– Ingredienti e quantità per dose giornaliera raccomandata
Una volta completata questa documentazione, è necessario fornire l’etichetta del prodotto in lingua italiana, nonché la prova dell’avvenuto bonifico sullo specifico conto bancario intestato al Ministero della Salute italiano della tariffa il cui importo ammonta a € 160,20 per prodotto.
Una volta finalizzata la notifica del prodotto, posso avviare il processo di vendita in Italia?
Sì, poiché una volta completata la notifica dell’integratore alimentare, viene rilasciato un certificato che abilita la commercializzazione del prodotto in detto Paese. La notifica dell’integratore alimentare in Italia è un processo immediato, ovvero non è necessario attendere che le autorità sanitarie italiane esaminino la documentazione e le informazioni fornite in relazione al prodotto, e può essere commercializzato dal momento in cui viene messo in commercio notificato attraverso la piattaforma.notifica.