
Dolcificante acesulfame K: sicurezza confermata dall’EFSA
Il dolcificante acesulfame K – noto anche come acesulfame di potassio, acesulfame di potassio o Ace-K – è stato oggetto di un recente rinnovamento scientifico: il 30 aprile 2025 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato la sua ultima valutazione su questo additivo (identificato come E 950), concludendo che non presenta rischi per la salute.
Che cos’è il dolcificante acesulfame K?
Scoperto casualmente nel 1967 dal chimico Karl Clauss presso la Hoechst AG (ora Nutrinova), l’acesulfame K è un dolcificante artificiale non calorico con un potere dolcificante circa 200 volte superiore a quello dello zucchero (saccarosio). È una polvere cristallina bianca, stabile al calore e al pH acido o basico, che lo rende particolarmente utile nei cibi cotti, nei prodotti da forno e nelle bevande calde.
Dal punto di vista chimico, è il sale di potassio del composto 6-metil-1,2,3-ossatiazina-4-one e ha una formula molecolare di C₄H₄KO₄NS. Poiché viene escreto quasi interamente nelle urine, viene persino utilizzato come marcatore negli studi sulla contaminazione delle acque.
La storia della sua regolamentazione è la seguente:
- Approvazione in Europa: dai primi anni ’80, grazie a diversi studi e valutazioni (SCF nel 1991, EFSA nel 2000).
- Approvazione negli USA: nel 1988 da parte della FDA.
- Uso globale: presente, tra l’altro, in bibite ipocaloriche, dolci, dessert, gelati, integratori proteici, farmaci liquidi e masticabili.
Recente valutazione della sicurezza: EFSA 2025
La valutazione di aprile 2025 faceva parte di un programma di rivalutazione degli additivi precedente al 2009 (Regolamento UE 257/2010). I risultati principali sono stati:
Nessuna genotossicità: non vi è alcuna indicazione che l’acesulfame K o i suoi prodotti di degradazione danneggino il DNA.
Completezza della revisione: sono state esaminate tutte le autorizzazioni, gli studi precedenti e le prove scientifiche recenti.
Aggiornamento della DGA: l’EFSA ha aumentato la dose giornaliera accettabile (DGA) da 9 mg/kg a 15 mg/kg di peso corporeo/giorno, sulla base di un NOAEL di 1.500 mg/kg di peso corporeo/giorno.
Esposizione dei consumatori: anche le stime di assunzione più elevate sono inferiori al nuovo limite della DGA.
Inoltre, l’EFSA ha proposto di rivedere le specifiche tecniche del dolcificante, compresi i limiti di purezza e di traccia per contaminanti come il piombo e il mercurio, nonché l’inclusione del numero CAS 55589-62-3.
Uno sguardo ad altri sostituti dello zucchero mostra che:
- Il dolcificante acesulfame K e l’aspartame hanno una dolcezza equivalente (~200× zucchero). Il sucralosio è leggermente meno dolce (~150×) ma è anche resistente al calore.
- A differenza dell’aspartame, l’acesulfame K resiste bene alla cottura e al calore intenso.
- Non causa carie, poiché non è fermentabile dai batteri orali.
- Viene spesso utilizzato in miscele sinergiche per mascherare i sapori amari.
Conclusioni
Il dolcificante acesulfame K è stato recentemente riaffermato come sicuro per l’uso dall’EFSA nell’edizione di aprile 2025, a seguito di una revisione completa del suo profilo tossicologico, della storia del suo utilizzo e dei nuovi dati scientifici. Con una DGA aumentata a 15 mg/kg, rimane uno strumento utile per la riduzione degli zuccheri, il controllo del peso, la salute dentale e la formulazione di prodotti alimentari versatili. Sebbene sia già autorizzato dagli anni ’80, questa rivalutazione fornisce ulteriori rassicurazioni ai consumatori, agli operatori sanitari e all’industria alimentare.